Ecosostenibilità della morte e sovraffollamento

Le forme e i modi del rapporto tra vivi e morti sono di natura non soltanto demografica ma anche sociale, ecologica e di pianificazione.

In tutto il mondo, secondo una recente indagine, si stima che vi siano oltre 130 milioni di nascite all’anno rispetto a 55 milioni di morti.

Questi numeri hanno messo in evidenza come il problema della consumazione del suolo e l’inquinamento legato allo smaltimento delle salme comincia a riguardare anche i cimiteri con conseguente necessità di trovare soluzioni che siano ecosostenibili anche per quel che riguarda la scelta e le modalità di sistemazione del corpo dopo la vita.

Alcuni esperti nel Regno Unito, dove è stato calcolato che tra cinque anni potrebbe finire lo spazio disponibile nei cimiteri, hanno proposto di creare dei corridoi verdi di sepoltura nei terreni di confine tra città e campagna e lungo le strade, ferrovie e marciapiedi.

Più precisamente, l’idea è di John Ashton, consulente per le tematiche di salute pubblica, che ritiene che vi sia la necessità di procedere ad una nuova strategia di pianificazione dei luoghi di sepoltura che sia ecocompatibile e rispettosa dell’ambiente. Secondo il consulente in questo modo, oltre a risolvere il problema del sovraffollamento dei cimiteri, si aiuterebbe anche l’ambiente con la realizzazione di nuove aree verdi urbane.

Storicamente la pratica di seppellire i morti è stata sempre segno di civiltà. Il cimitero è in sé espressione del valore di rispetto dei nostri morti, della loro dignità e dei loro resti mortali sottratti all’aggressione di animali e a possibili atti di profanazione. Nel contempo, il cimitero rappresenta anche l’esteriorizzazione del bisogno umano di continuità oltre la morte sia pure nella veste di una diversa comunità.

Philippe Ariès, autore del libro “Storia della morte in Occidente” parla di un tabù della morte che diventa proibita e come tale dev’essere occultata e rimossa. La scomparsa di una persona non ferma più l’ordinario svolgersi della vita, nessuna pausa, “the show must go on”, come se nulla fosse successo e pur di non nominare la morte si è arricchito il vocabolario di sinonimi, parole nuove e metafore varie.

Nella nostra cultura domina ormai un sentimento collettivo di rimozione e di esorcizzazione della morte che si traduce anche in atteggiamenti di allontanamento dal concetto di carità legato alla sepoltura con risvolti di desocializzazione, eliminazione dell’affettività e dei simboli del rito.

morte

Per risolvere il problema del sovraffollamento dei cimiteri, dagli Stati Uniti è arrivata la proposta, poca caritatevole, di mettere i corpi umani in recipienti di acciaio insieme a paglia, pezzi di legno e erba medica per decomporli ed utilizzarli come fertilizzante per i terreni.

Ma prima di arrivare a scegliere queste soluzioni aberranti, forse, sarebbe opportuno mettere in atto una diversa programmazione di gestione dei cimiteri esistenti. Molti decisori trascurano il fatto che i cimiteri meritano una pianificazione simile a quella delle città.

Tra gli elementi che portano il cimitero ad implodere ci sono:

– l’insufficienza e spesso l’inesistenza di dati certi riguardo alle sepolture e alla durata delle concessioni dei loculi;

–  la mancanza di chiarezza, che porta anche all’insorgere di contenziosi, sulle concessioni del suolo cimiteriale per la realizzazione di loculi privati;

– l’adozione di regolamenti di polizia mortuaria obsoleti e mai aggiornati;

– l’improvvisazione sull’organizzazione dei servizi cimiteriali (aree verdi, illuminazione, segnaletica, parcheggi e altro).

Esistono delle soluzioni che possono aiutare i cimiteri a non esplodere e a tenere a freno la fantasia nel trovare soluzioni difficili da digerire, almeno fino a quando continuerà ad esistere la carità e l’amore per l’altro.

Il rilievo digitale e la costruzione di un Digital Twin o gemello digitale cimiteriale mette a disposizione dei soggetti responsabili della gestione una molteplicità di dati e immagini capaci di dare una visione completa e dettagliata di ogni singolo elemento del contesto cimiteriale.

Attraverso la creazione della mappa cimiteriale è possibile avere un controllo reale e veloce del cimitero per poter programmare la pianificazione e gestione in cloud dei servizi ritenuti necessari per eliminare situazioni di disservizi nelle sepolture e nella mala gestio di tutte le altre opere e prestazioni cimiteriali.

Geolander.it ha messo a punto un’applicazione “Coemeterium” che consente, attraverso la realizzazione del Digital Twin del cimitero, la gestione puntuale di tutte le infrastrutture presenti al suo interno e dei servizi ad essi collegati.

Il gemello digitale viene creato con rilievi ad alta risoluzione e tridimensionali di ogni singolo elemento. La mappatura realizzata consente la gestione in cloud sia delle sepolture (es. collocazione delle tombe e del loro stato di conservazione, termini delle concessioni e dei loro pagamenti, pratiche in corso) sia di ogni altra attività inerente alla gestione cimiteriale (illuminazione, aree verdi, parcheggi, tributi, raccolta rifiuti, ecc.).

cimitero

Partendo da quello che già abbiamo a disposizione occorre, quindi, ripensare ai luoghi della dimora eterna con uno spirito più moderno che riesca a conciliare le istanze caritatevoli con quelle ambientali e sociali attuali.

Linkografia

Digital twin del cimitero: Corciano un caso di eccellenza | Geolander.it

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