Un Comune lungimirante che ha a cuore lo sviluppo integrale del proprio territorio e la gestione efficiente dei servizi nell’interesse dei cittadini e degli operatori è fortemente consapevole di quanto siano importanti i dati geografici.
Il Comune di Carpenedolo, in provincia di Brescia, con uno sguardo rivolto verso tutto ciò che vuol dire innovazione applicata alla gestione dei servizi e del territorio ha cominciato a raccogliere e valorizzare gli elementi geografici del proprio Comune che sono funzionali all’anzidetto scopo con l’ulteriore obiettivo di renderli interoperabili all’interno della Piattaforma Nazionale Dati (PDND).
Il lavoro pensato e voluto, con una visione acuta e intuitiva di gestione della “res pubblica”, dal sindaco dott. Stefano Tramonti è stato avviato con la collaborazione di Geolander.it che, oltre ad occuparsi concretamente della raccolta dei dati, ha come missione, attraverso lo studio e la cultura del territorio, quella d’indicare ai decisori pubblici e privati le varie modalità in cui ogni singola informazione può essere opportunamente utilizzata per una pianificazione e gestione strutturale che sia visionaria ed efficace.
Per il Comune di Carpenedolo avere dati geografici georefenziati vuol dire innanzitutto ottimizzare le proprie risorse in modo efficiente tra i vari settori, migliorare lo sviluppo, la pianificazione e la gestione urbana in chiave di sostenibilità ed efficienza, ma soprattutto garantire ai cittadini ed agli operatori che svolgono la loro attività all’interno del paese servizi migliori e trasparenti.
Verde pubblico, caditoie e tombini, segnaletica, numeri civici sono alcuni dei dati geografici che nella loro semplicità hanno la forza di coinvolgere la vita ordinaria dei cittadini. Si pensi, ad esempio, a quanto possa essere importante un numero civico che, se impreciso e non autorevole, ha la forza di condizionare, in negativo, la vita dei cittadini, dalla semplice consegna di un pacco alle situazioni d’emergenza oppure, se certo, può condizionarla positivamente per la programmazione dei servizi che il Comune deve offrire alla comunità: dove aprire una scuola, un centro per anziani, ecc.
La interoperabilità dei dati all’interno della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) consente, inoltre, di rendere concreto il principio europeo del “once-only”, cioè l’inserimento di informazioni una sola volta, permettendo così a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la pubblica amministrazione già possiede per accedere a un servizio.
Più precisamente, la PDND è stata istituita con l’articolo 50-ter, comma 2 del Decreto legislativo 07/03/2005, n. 82, Codice dell’amministrazione digitale ed è un progetto previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) con il preciso scopo di abilitare, attraverso l’anzidetta Piattaforma, lo scambio d’informazioni tra gli enti e la pubblica amministrazione favorendo l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche.
Tutti i Comuni avranno l’obbligo di far transitare i propri dati all’interno di questa Piattaforma, alcuni, come Carpenedolo, hanno già realizzato il lavoro propedeutico e stanno provvedendo a rendere il proprio Comune partecipe della rivoluzione digitale che ha investito la Pubblica Amministrazione negli ultimi anni.