Cogliate, il primo comune, con i dati geografici nella PDND

Cogliate è un comune di 8.462 abitanti situato nella provincia di Monza e Brianza all’interno del magnifico Parco delle Groane.

Percorrendo le strade del paese arrivati in via Cardinal Minoretti, 35, all’angolo con via Garibaldi, si incontra la splendida e particolarissima “Casa Torre”.  In via IV Novembre, di fronte al civico 29, è possibile ammirare il “Pozzo detto di Sotto”.  Mentre in via IV Novembre, 31 c’è l’antico “Palazzo Rovelli”, risalente al Seicento.

E così tra civici, toponomastica e strade è possibile fare la conoscenza di ville e palazzi storici affascinanti ed interessanti.

Dagli inizi del mese di settembre i dati geografici del Comune di Cogliate sono attivamente interoperabili all’interno della PDND (Piattaforma Digitale Nazionale Dati) attraverso l’esperienza e il lavoro svolto sul territorio da Geolander.it che ha realizzato i rilievi  cinematici territoriali e le cosiddette API (Interfaccia di programmazione delle applicazioni) per la portabilità dei dati.

Cos’è la PDND?

La Piattaforma Digitale Nazionale Dati, istituita con l’articolo 50-ter, comma 2 del Decreto legislativo 07/03/2005, n. 82, Codice dell’amministrazione digitale, è un progetto previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Obiettivo della Piattaforma è quello di “abilitare lo scambio d’informazioni tra gli enti e la pubblica amministrazione favorendo l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche”.

Attraverso la PDND si è voluto rendere concreto il principio europeo del “once-only”, cioè l’inserimento di informazioni una sola volta, permettendo così a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la pubblica amministrazione già possiede per accedere a un servizio.

Tra i vari dati che devono transitare nella PDND ci sono anche quelli geografici.

Perché il dato geografico è importante per i Comuni tanto da prevederne l’inserimento nella PDND?

I dati geografici sono certamente tra le informazioni più utili ed importanti per le pubbliche amministrazioni poiché sono indispensabili per la programmazione e gestione territoriale, per le attività di protezione civile, per l’ottimizzazione dei trasporti, dei percorsi dei mezzi di servizio ed in generale per l’efficiente funzionamento dei servizi pubblici.

Per un Comune digitalizzare i propri dati geografici vuol dire conseguire il risultato di una gestione efficiente con una potente diminuzione di costi e tempi in tutte le successive attività di pianificazione, previsione, analisi, monitoraggio e azione.

I dati digitalizzati e contenuti in un Digital Twin offrono agli amministratori il grande vantaggio di avere una visualizzazione dettagliata e realistica di ogni singolo elemento del territorio in modo da avere a disposizione una serie di elementi che gli consentiranno di valutare preventivamente l’impatto delle loro singole decisioni sulla pianificazione del territorio, sulla gestione delle emergenze, sull’efficienza dei servizi e sulla partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.

Si pensi al verde pubblico, alle caditoie e tombini, alla segnaletica, alla cartellonistica e ad ogni altro elemento che coinvolga la vita ordinaria dei cittadini come, ad esempio, il semplice numero civico. Molti, difatti, ignorano l’importanza che un civico corretto e georeferenziato possa avere nella gestione e programmazione dei servizi e delle attività da offrire ai cittadini, dall’apertura di nuove scuole, alla creazione di parchi o centri per l’assistenza sanitaria.

Il Comune di Cogliate diligentemente ha colto l’occasione e ha cominciato a creare e valorizzare le proprie banche dati geografiche per renderle interoperabili compiendo, in tal modo, il primo passo per creare un ecosistema diretto ad incrementare l’efficienza dell’azione amministrativa.

Una buona pratica da prendere come esempio perché, con lungimiranza, i decisori di Cogliate hanno dimostrato che la gestione digitalizzata e “smart” di un territorio non è qualcosa ad appannaggio esclusivo delle sole e cosiddette “smart cities”, ma può tornare utile anche ai Comuni di piccole e medie dimensioni.

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