Ad Abano Terme il premio ECOtechGREEN AWARD 2022

PAYSAGE – promozione e sviluppo per l’Architettura del Paesaggio e Fiera di Padova in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, il Consiglio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati e il tutti gli ordini professionali di riferimento per il settore –  ha organizzato all’interno del  Forum Internazionale ECOtechGREEN – Ecologia Tecnologia Verde dedicato al Progetto del paesaggio e alle Infrastrutture Verdi – la terza edizione del Premio Internazionale di ECOtechGREEN AWARD che ricerca best-practices e casi studio in diverse tematiche attinenti al verde tecnologico.

Il Comune di Abano Terme (PD) nella categoria B “Forestry Urban Technology” ha vinto il 2° Premio con il progetto “Piano del verde del Comune di Abano Terme” presentato dall’ arch. Leonardo Minozzi con il gruppo di lavoro costituito dal dott. urb. Carlo Piovan, dott. urb. Valentina Andreazzo e con l’aiuto esterno su temi specifici dell’arch. Strappazzon e dott. Petrin con la seguente motivazione “Per la realizzazione di una rete ecologica verde che riconosce il valore di infrastruttura a servizio della città degli elementi del verde, articolando una trama paesaggistica che assume la funzione di fornitura di servizi ecosistemici per la collettività. Inoltre, “ricuce” e ridefinisce morfologicamente le tessere del mosaico ambientale riequilibrando la dotazione verde, conservando le aree ad alta valenza garantendone la connessione”.

Il progetto si è avvalso anche del lavoro di Geolander.it, brand operativo dell’azienda veneta Gemmlab Srl, che ha realizzato il Digital Twin della città di Abano Terme e il catasto delle alberature.

La salvaguardia del patrimonio verde riveste un ruolo essenziale per il mantenimento dell’ecosistema urbano. Sono, infatti, noti gli importanti benefici sulla qualità della vita non soltanto in termini di salute, ma anche sociali ed economici.

Nel 2050 la popolazione globale che abiterà le città potrebbe essere il 66% del totale di 9,8 mld di persone. Questo probabile andamento esige un nuovo modello di pianificazione e progettazione urbana più attenta al benessere dei cittadini, alla riduzione del consumo del suolo, alla tutela della biodiversità, alla mitigazione del cambiamento climatico, alla riqualificazione del verde urbano.

La valorizzazione, riqualificazione e gestione del verde pubblico deve essere strutturale e funzionale, deve avvenire secondo una metodologia sistematica ed innovativa che tenga conto di tutti gli aspetti della vegetazione naturale e seminaturale. Una programmazione che miri non soltanto alla manutenzione dell’esistente ed alla risoluzione delle emergenze, ma che sia proiettata sul lungo termine.

Per attuare una pianificazione strategica del verde urbano in un’ottica di riqualificazione territoriale è necessario fare, preliminarmente, una valutazione del patrimonio pubblico esistente, del contesto e delle risorse presenti sul territorio partendo da un censimento informatizzato delle risorse per poter redigere il Piano del Verde che rappresenta lo “ strumento necessario integrativo della pianificazione urbanistica generale, che stabilisce, in base alle priorità determinate dalle esigenze del territorio, gli obiettivi previsti in termini di miglioramento dei servizi ecosistemici, gli interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano a lungo termine, le risorse economiche da impegnare e le modalità di monitoraggio degli obiettivi raggiunti (previsti dal Piano stesso) e di coinvolgimento delle comunità locali”.

Il D. M. 10 marzo 2020 detta i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.

Il Decreto introduce l’impiego del censimento del verde come “strumento fondamentale per la corretta pianificazione di nuove aree verdi, per la programmazione del servizio di manutenzione del verde, per la progettazione degli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, e per la stima degli investimenti economici necessari al mantenimento e potenziamento della funzionalità del patrimonio verde”.

Tale strumento deve essere supportato dalla costituzione di una banca dati di conoscenze e informazioni (georeferenziate), senza la quale risulta difficile predisporre interventi efficaci di pianificazione e gestione del verde urbano.

Il censimento informatizzato delle aree verdi pubbliche consente di catalogare su base Gis (Geographic Information System) i soggetti verdi presenti sul territorio. I diversi elementi vengono individuati e rappresentati geograficamente insieme ad una serie di dati identificativi e posizionati su una mappa digitalizzata dell’intera area.

Il data base contenente tutte le informazioni consentirà alla pubblica amministrazione di pianificare, programmare e valorizzare con estrema facilità il proprio patrimonio verde.

Riqualificare il verde urbano con saggezza e lungimiranza assicurerà alle città non soltanto bellezza, ma soprattutto una serie di servizi ecosistemici indispensabili per migliorare la vita dei cittadini.

LinKografia

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