Data Storytelling: cos’è? Definizione ed utilità pratica. Perchè è utile narrare i dati in una forma interattiva?

I dati astratti e difficili da capire, attraverso oggetti visivi e narrazione, diventano semplificati e contestualizzati per trasmettere informazioni e coinvolgere i destinatari.

I dati astratti e difficili da capire, attraverso oggetti visivi e narrazione, diventano semplificati e contestualizzati per trasmettere informazioni e coinvolgere i destinatari.

Raccontare, è un verbo magico che, con un sentimento di attesa curiosità, lascia presagire nella nostra mente un’azione.

L’azione del “raccontare” può essere fatta utilizzando diversi strumenti: le parole, le immagini, la fotografia, il disegno, ecc.

Se voglio raccontare una storia di avventure utilizzo le parole, se desidero fermare un momento della vita scatto una fotografia, se voglio illustrare l’andamento demografico della popolazione mi servo di un grafico, di una tabella, e così via.

Ed allora sono nate le nuove forme del raccontare: Visual Storytelling, Educational Storytelling, Advertising Storytelling, Corporate Storytelling, Journalism Storytelling e Data Storytelling.

Alcune di queste nuove forme narrative possono essere assimilate ad un minestrone, ma non nell’accezione negativa della metafora, ma in quella salutare di mettere insieme più verdure per fornire il giusto apporto di vitamine, quindi più strumenti del raccontare assemblati per raggiungere e coinvolgere in maniera semplice e comprensibile i destinatari del messaggio.

Tra queste nuove forme della narrazione c’è il Data Storytelling: cos’è ?

Data Storytelling: l’azione di raccontare una storia attraverso i dati

Consiste nel leggere una molteplicità di dati, cercare le relazioni tra loro, individuare i modelli (Pattern) significativi e, attraverso la rappresentazione grafica dei dati (Data Visualization), raccontarli in maniera tale da fornire informazioni semplici e significative per chi ha la necessità di utilizzarle per  prendere decisioni, scelte e programmare azioni.

E’ un approccio strutturato per comunicare insights provenienti dai dati e richiede una combinazione di tre elementi chiave: dati, immagini e narrazione.

Il processo di Data Storytelling segue un percorso ben preciso: si raccolgono i dati,  si rappresentano (immagini, grafiche, animazioni, video, ecc.) ed infine si narrano cercando di intrecciare le informazioni utili per accompagnare l’interlocutore nella lettura e portandolo al risultato programmato in modo coinvolgente e chiaro.

Il Data Storytelling ha proprio questo preciso obiettivo: associare dati a una storia per creare connessione emotiva con i fatti e con chi ascolta, uscendo da un asettico foglio Excel.

A chi serve il Data Storytelling?

Il valore di questa disciplina è trasversale a tutti i settori, in quanto va di pari passo con la contemporaneità e la quotidianità di ogni azienda che deve prendere decisioni e condividere una visione comune dei dati.

Le aziende che sviluppano un approccio di questo tipo sono in grado di trasformare i dati in azioni, ottimizzare tempo e produttività e portare chiarezza nei confronti di clienti e dipendenti.

Per LinkedIn, che ha raccolto le opinioni di professionisti ed imprese, in cima alla classifica delle soft skills e delle competenze tecniche più ricercate dalle imprese, nel 2020, c’è il “Ragionamento analitico”.

I dati sono diventati la base di ogni singola azienda. Le organizzazioni vogliono talenti che possano capire e scoprire intuizioni che guidano le aziende a prendere le migliori decisioni, ha affermato LinkedIn.

Oggi i bisogni cambiano velocemente, pertanto occorre essere in grado di utilizzare i dati disponibili in maniera intelligente. Una miniera d’informazioni che, se veicolati da una buona narrazione, possono aiutare a prendere le decisioni migliori.

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