Sommario
Paul Watzlawick, nel libro “La realtà della realtà: comunicazione, disinformazione, confusione”, scrive che: «Non esiste alcuna realtà assoluta, ma soltanto concezioni della realtà soggettive e spesso completamente contradditorie, che vengono ingenuamente presunte essere la realtà reale».
La percezione del “reale” da parte delle persone è spesso differente poiché diverse ed innumerevoli sono le modalità di apprendimento influenzate e determinate dall’esperienze e dalla cultura personale.
Per capire come viene percepita la realtà é utile partire dalla comprensione dell’emozioni e impressioni manifestate dai singoli individui.
Attraverso l’analisi del sentiment, tecnica di elaborazione del linguaggio naturale, è possibile determinare e valutare il tono delle opinioni o delle espressioni nelle comunicazioni tra individui.
Questa tecnica, utilizzata in diversi settori in cui si articola l’esperienza umana, può essere applicata anche ai contesti geografici dove l’obiettivo è valutare le percezioni emotive, le opinioni, i sentimenti che le persone hanno nei confronti di specifici luoghi o territori e come esprimono tali sentimenti attraverso interazioni online o altre modalità di comunicazione.
Perché è importante l’analisi del sentimento geografico?
Il “sentiment” che le persone provano e manifestano rispetto ad un determinato luogo può avere un impatto significativo per lo sviluppo del territorio stesso.
Analizzare il sentimento geografico è fondamentale per individuare le diverse opportunità dirette a supportare la presa di decisioni informate per migliore la pianificazione, l’organizzazione, la crescita economica, la valorizzazione e la comprensione delle dinamiche comunitarie di un territorio.
Nel dettaglio, il sentimento geografico può essere utilizzato per:
- valutare il benessere sociale e le esigenze delle comunità al fine di porre in essere tutti gli interventi diretti a migliorare la qualità della vita;
- capire quale sia l’opinione delle persone riguardo alle questioni ambientali, come inquinamento e mutamenti climatici;
- intuire, durante le situazioni di emergenza e di crisi, le reazioni della gente in modo da adottare le risorse più funzionali alle necessità specifiche;
- facilitare la partecipazione e coinvolgimento delle comunità nelle decisioni che le riguardano;
- il marketing territoriale, la percezione e la suggestione che visitatori e turisti hanno di un luogo può essere utilizzata per pianificare strategie mirate al miglioramento dell’esperienza e valorizzazione del luogo stesso.
Come viene raccolto ed analizzato il sentimento geografico?
Le fonti delle informazioni relative al sentimento geografico sono quasi sempre i contenuti online: social media, recensioni, blog.
Questi dati, attraverso l’informatica geografica, possono essere raccolti, georeferenziati, coordinati e visualizzati su mappe.
Per mezzo di questa interazione precisa delle informazioni è possibile analizzare e studiare come cambia e si comporta il sentimento rispetto alle specifiche aree geografiche prese in considerazione.
Come può l’intelligenza artificiale (IA) facilitare l’apprendimento del sentimento geografico?
Anche nell’ambito dell’apprendimento del sentimento geografico l’AI si manifesta vantaggiosa nell’acquisire e raccogliere velocemente tutte le informazioni che possono giovare alla sua individuazione e definizione.
Diversi sono gli strumenti e gli approcci di cui si serve.
Alcuni di questi includono l’analisi, da parte degli algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale, del tono e delle emozioni contenuti nei testi di recensioni, articoli di notizie, post sui social media e altro.
L’IA è in grado d’identificare le menzioni di luoghi specifici e analizzare i commenti e le reazioni degli utenti per ottenere informazioni su come le persone percepiscono determinate località o specifici territori.
Attraverso algoritmi di computer vision l’IA analizza immagini e video per identificare oggetti, luoghi ed emozioni.
Il Web Scraping, ossia un sistema capace di estrapolare dalle pagine web una moltitudine di dati, serve all’IA per raccogliere dati da fonti online come blog, forum, siti di recensioni e altro ancora per ottenere informazioni sulle esperienze delle persone in luoghi specifici.
Anche i sensori ambientali, come quelli utilizzati per monitorare la qualità dell’aria o le condizioni meteorologiche, sono utili all’IA per raccogliere dati da impiegare nella comprensione della percezione di un territorio.
Infine, l’analisi dei dati demografici integrati con informazioni geografiche può aiutare a comprendere come diversi gruppi di persone percepiscono un luogo in base a vari fattori come età, genere, formazione culturale, ecc.
L’impiego dell’IA come strumento di aiuto e conoscenza delle emozioni legate alla geografia e come può migliorare il benessere collettivo ha, certamente, i suoi risvolti di utilità pratica, ma suscita importanti riflessioni – anche in questo campo, come in ogni settore in cui comincia ad annidarsi la prospettiva dell’utilizzo dell’IA – su quali siano le conseguenze sociali, individuali ed economiche che possono derivarne per i singoli individui.
La conoscenza, la ricerca devono essere funzionali all’essere umano, alla sua complessità, al rispetto della sua dignità, della giustizia sociale e del benessere individuale.
Le rappresentazioni collettive di un luogo influiscono sulle decisioni e sulle azioni delle persone; pertanto, l’idea del sentimento geografico proposto dagli algoritmi dell’IA dovrebbe avere come obiettivo quello di aiutare ad immaginare azioni concrete per realizzare un mondo migliore dove l’uomo sia considerato prioritario, non per finalità di controllo, ma per il suo benessere e per una concreta giustizia sociale e ambientale.
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