Suolo

L’Italia, secondo i dati Ispra, perde 2 metri quadri di suolo al secondo, 21.500 chilometri quadrati di suolo sono cementificati, e solo gli edifici occupano 5.400 chilometri quadrati.

Nel 2021 la media è stata di 19 ettari di suolo persi al giorno, il valore più alto degli ultimi 10 anni.

Oggi, 5 dicembre si celebra, in tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Suolo. La ricorrenza è stata istituita dalla FAO, la Food and Agricolture Organization, agenzia alimentare dell’ONU, per promuovere l’attenzione sull’importanza che il terreno ha nello sviluppo e nel mantenimento della vita sul nostro pianeta.

Una giornata per fermarsi a riflettere sulla necessità di salvaguardare e proteggere gli ecosistemi e rispettare le risorse che la natura ci offre.

Gli obiettivi di questa giornata, attraverso incontri di sensibilizzazione, sono proprio quelli d’informare, educare i cittadini comuni e richiamare governi e aziende su quanto sia necessaria una gestione sostenibile del suolo e l’attuazione di buone pratiche per la salute degli ecosistemi e per il benessere di tutti gli esseri umani.

Il tema scelto quest’anno è “Suoli: dove inizia il cibo”.

A ogni raccolto i terreni agricoli perdono nutrienti, ben 15 dei 18 elementi chimici fondamentali per la crescita delle piante sono prodotti dal suolo. Per reintegrare quanto è stato consumato e fornire cibo sano è necessario porre in essere attività che non impoveriscano ulteriormente il terreno (ad oggi il 33% dei suoli è degradato) e siano capaci di sopportare la richiesta di aumento della produzione agricola, che si stima pari al 60%, per poter rispondere entro il 2050 alla domanda alimentare globale.

Ci sarà sempre più bisogno non soltanto di terreno in grado di produrre cibo sano, ma di terra da coltivare. Consumare suolo vuol dire non soltanto occuparlo artificialmente, ma anche ridurre gli spazi, le aree destinate alla coltivazione.

In occasione della Giornata mondiale del suolo il Wwf Italia ha richiamato nuovamente l’attenzione sulla necessità di salvaguardare e aver rispetto del suolo.

L’Italia è un paese fragile – dichiara Luciano Di Tizio, Presidente del Wwf Italia -: oltre il 16% del territorio è in aree ad elevato rischio idrogeologico e sono 6 milioni le persone interessate, che cioè vivono in aree di potenziale rischio. Per non ripetere altri drammi come quello di Ischia, l’ultima cosa che dobbiamo fare è continuare a costruire. Invece i dati ufficiali ci dicono che nel 2021 abbiamo raggiunto il picco di cementificazione del territorio degli ultimi 10 anni”. In Italia si discute senza successo di una legge sul consumo del suolo dal 2012. Il Wwf Italia ha avanzato la richiesta a Parlamento e Governo di approvare una legge che impedisca le nuove costruzioni in aree rimaste libere, stimolando il recupero di quelle già occupate e degradate. Nelle sole aree urbane, queste rappresentano oltre 310 km quadrati di edifici non più utilizzati: una superficie pari all’estensione di Milano e Napoli. (ANSA).

 

Linkografia

Giornata mondiale del suolo 2022, è dalla terra che inizia il cibo (lifegate.it)

Giornata del Suolo,in Italia persi 2 metri quadri al secondo – Natura – ANSA.it

Panta rei: tutto si trasforma | Geolander.it

 

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