Smart working: come sarà nel prossimo futuro?

Lo smart working quale ago della bilancia per equilibrare le necessità imposte dalla vita lavorativa con quelle desiderate dalla vita personale.

Lo smart working è una modalità di lavoro agile che consente di poter svolgere la propria attività lavorativa senza vincoli di orario o luoghi di lavoro, e con l’aiuto di strumenti informatici, si è diffuso con grande velocità soprattutto a causa del Covid.

Nei primi mesi del 2020 tutti abbiamo visto e subito un cambiamento radicale nelle nostre vite personali e lavorative.

In particolare, il mondo del lavoro per assicurare continuità nei servizi, ha fatto ampiamente ricorso allo smart working, offrendo ai lavoratori la possibilità di organizzare la propria giornata lavorativa in modo da creare le condizioni per realizzare il miglior “work life balance”, ovvero la capacità di far convivere in maniera pacifica la sfera professionale e quella privata.

Lo smart working ha annullato le quotidiane pratiche stressanti: ore interminabili nel traffico chiusi nella propria macchina o sui mezzi pubblici, riunioni in ufficio senza limiti di tempo. Il tutto si è tradotto in più tempo a disposizione per sé stessi, la famiglia, la casa e nel sogno per tanti lavoratori di rientrare nella propria terra di origine.

A molti questa situazione è piaciuta, ma c’è anche chi lavorando da casa non è riuscito a gestire il proprio tempo per finire di lavorare di più o sentire la mancanza dei colleghi e di spazi d’incontro.

Quale sarà il futuro dello smart working ?

Secondo Francesca Contardi, Sole 24Ore: “la vera rivoluzione … sarà dare ai propri dipendenti l’opportunità di lavorare per obiettivi e non più per ore. Un sistema misto, dunque, nel quale l’ufficio non sarà più un luogo da cui scappare tutti i giorni alle 18, ma il luogo dove poter scegliere di lavorare quando si preferisce non rimanere a casa, al bar, in un coworking o in qualunque altro punto del mondo”.

Lo smart working continua ad essere un’importante opportunità per capire che sia il lavoratore che il datore di lavoro devono destrutturare il processo tradizionale di esecuzione della “prestazione lavorativa”.

Il lavoratore può scegliere se avere una vita più piena ed equilibrata. Il datore di lavoro se fidarsi e abbandonare la mentalità del controllo per beneficiare di una riduzione dei costi aziendali e contribuire a rendere le città più vivibili.

Se il lavoratore può scegliere lo screensaver del proprio computer lavora meglio e produce di più, senza inutili perdite di tempo per sé stesso e per l’azienda.

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