GIS Day: la potenza dei Sistemi Informativi Geografici

La giornata dedicata alla celebrazione dei GIS (Geographic Information Systems) è un evento mondiale creato per promuovere e diffondere l’importanza delle tecnologie GIS in molteplici aspetti della vita quotidiana.

ll GIS Day nasce nel 1999 da un’idea di Jack Dangermond, fondatore di Esri, con il preciso obiettivo di avvicinare il grande pubblico alle tecnologie geografiche.

Da allora il GIS Day è diventato un appuntamento fisso, quest’anno celebra il suo 25° anniversario, un traguardo significativo che testimonia la crescente importanza di questa tecnologia e la sua diffusione in una vasta gamma di ambiti applicativi.

Il GIS è uno strumento potente che permette di raccogliere, analizzare e visualizzare dati geografici, offrendo soluzioni innovative per la pianificazione territoriale e urbana strategica, la gestione delle emergenze, lo sviluppo sostenibile, il monitoraggio ambientale e molto altro.

Geolander.it abbraccia pienamente il potenziale delle tecnologie GIS da molti anni utilizzandoli nelle attività legate alla gestione del territorio e del patrimonio storico-culturale ed è proprio in questa giornata che abbiamo deciso di dare voce a Francesco Sisani, nostro GIS Engineer, con un suo punto di vista sull’importanza di questa tecnologia nel lavoro quotidiano di Geolander.it.

1. Qual è il tuo ruolo specifico nei progetti di rilievo GIS?

ll GIS è uno strumento essenziale nella gestione delle informazioni territoriali e nella pianificazione strategica.

Il nostro lavoro in Geolander.it ne è un esempio concreto: attraverso una pianificazione attenta e l’uso di tecnologie avanzate ci assicuriamo di soddisfare le esigenze dei nostri clienti mantenendo elevati standard qualitativi.

Il mio ruolo consiste nel pianificare le attività di rilievo al fine di rispondere in maniere efficace ed efficiente alle richieste della committenza. La pianificazione non è solo una questione di efficienza, ma un modo per garantire che ogni progetto si integri armoniosamente con il contesto in cui si svolge e che sia portato a termine nei tempi stabiliti, mantenendo sempre alti standard qualitativi.

2. Quali sono le sfide principali che incontri quotidianamente nei rilievi GIS?

Le principali problematiche che si devono affrontare e gestire nei rilievi GIS sono legate alla corretta pianificazione ed alla completa padronanza della strumentazione che utilizziamo.

3. Come si è evoluto il GIS da quando hai iniziato a lavorarci?

Il GIS inizialmente veniva visto come una semplice mappa e veniva utilizzato per creare delle “belle” stampe. Negli anni, grazie allo sviluppo dei software utilizzati, ma soprattutto grazie alla crescita di figure professionali competenti nella gestione delle informazioni territoriali, si è capito che i dati immagazzinati dai GIS potevano essere tradotti in informazioni utili a pianificare e gestire progetti molto complessi.

4. Quanto è importante la qualità dei dati nei rilievi GIS?

Direi che più che essere importante è fondamentale. I dati rilevati devono essere di qualità perché questi dati sono l’inizio del flusso di lavoro e quindi dobbiamo essere sicuri di partire con le informazioni corrette. Per poter essere certi di questo abbiamo sviluppato negli anni delle routine di controllo che verificano l’integrità dei dati e la loro completezza.

5. Quale contributo pensi che il GIS possa dare a temi come la sostenibilità e la gestione del territorio?

Lo strumento GIS è, ormai, uno strumento consolidato proprio in settori quali la gestione del territorio in quanto nello stesso ambiente possono confluire dati di natura geografica, dati statistici e demografici che analizzati nel loro insieme forniscono gli elementi necessari per una corretta pianificazione territoriale.

6. Quanto ritieni sia importante diffondere la cultura del GIS al grande pubblico e quali le iniziative che potrebbero aiutare in questo senso?

Il GIS si è affermato perché i tecnici hanno cominciato a farlo conoscere, fondamentale è stato portare la conoscenza di queste tecnologie nelle scuole. Il grande pubblico quotidianamente viene a contatto con il GIS, senza saperlo. Ad esempio, ricordiamo benissimo le mappe e i grafici che venivano mostrati durante il COVID. Ebbene, quelle mappe e quei grafici erano il risultato di analisi GIS.

7. Come vedi l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel GIS e quali vantaggi o rischi pensi possa comportare?

Sono convinto che l’integrazione tra Intelligenza Artificiale e GIS sarà sempre più utilizzata soprattutto perché ci consentirà di gestire una mole di dati sempre maggiore, con la possibilità di fare analisi e predizioni su larga scala. Non mi preoccupa l’utilizzo della IA nella geografia perché la vedo come un aiuto nell’automazione di processi ripetitivi, ma la decisione finale rimarrà sempre nelle nostre mani.

Nel nostro lavoro, l’integrazione dell’IA con le nuvole di punti sta trasformando il modo in cui interpretiamo, analizziamo e utilizziamo i dati tridimensionali. Le nuvole di punti, ottenute da tecnologie come il LIDAR, rappresentano miliardi di coordinate spaziali che descrivono in dettaglio oggetti e ambienti, tuttavia la loro complessità e densità richiedono strumenti avanzati per elaborare e sfruttare appieno il loro potenziale.

Ed è qui che entra in gioco l’IA che è in grado di classificare automaticamente i punti in categorie come ad esempio edifici, pali della luce, alberi. L’IA aiuta a filtrare i dati grezzi delle nuvole di punti, migliorando la qualità generale della rappresentazione.

Questo processo, che in passato richiedeva un intervento manuale e molto tempo, grazie all’intelligenza artificiale può essere automatizzato con grande precisione.

8. In che modo il GIS potrebbe integrarsi con altre tecnologie emergenti, come il gemello digitale o Digital Twin?

L’integrazione tra il GIS e nuove tecnologie rappresenta sicuramente il prossimo sviluppo, soprattutto con la possibilità di effettuare analisi spaziali non solo in 2D, ma sfruttando i dati tridimensionali che la tecnologia LIDAR mette a disposizione.

Il GIS offre il contesto geografico e spaziale, organizzando i dati in mappe interattive che analizzano e rappresentano il mondo reale. I Digital Twins, d’altra parte, permettono una replica virtuale di infrastrutture, città, territori, ecc.

Le informazioni 3D presenti nei gemelli digitali aprono nuovi scenari molto interessanti, quali ad esempio le analisi di volumetrie di edifici, la possibilità di capire se determinate strade sono in grado di sopportare determinati flussi di traffico o di ospitare una nuova linea di un tram e per assumere, in generale, decisioni informate.

9. Come vedi il futuro del GIS nei prossimi anni e in quali settori credi che avrà l’impatto maggiore?

Nel futuro il GIS sarà sempre più utilizzato proprio per la facilità con cui è possibile integrare sia diversi tipi di dati che diverse tecnologie ed i settori in cui avrà un grosso impatto credo che saranno quelli energetici ed ambientali.

Oggi e nel prossimo futuro la tecnologia GIS continuerà a dimostrare il suo valore come tecnologia al servizio delle persone.

Linkografia

GIS Day | 20 novembre 2024

Chi è Jack Dangermond e perché è più importante di Elon Musk e Steve Jobs messi insieme | Geolander.it

GIS e AI: rivoluzionare l’analisi geospaziale nel XXI secolo | Geolander.it

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