I servizi che rendono smart la città: raccolta e gestione dei rifiuti

Secondo l’Osservatorio Smart City dell’ANCI (Associazione nazionale dei Comuni italiani) la Smart City è “una città che, secondo una visione strategica e in maniera organica, impiega gli strumenti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione come supporto innovativo degli ambiti di gestione e nell’erogazione di servizi pubblici per migliorare la vivibilità dei propri cittadini”.  

La smart city è, dunque, una città che gestisce le risorse in modo intelligente, mira a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, ed è attenta alla partecipazione, qualità della vita e ai bisogni dei propri cittadini.

La smart city è costellata di sensori che generano una grande quantità di dati, i quali possono alimentare servizi più evoluti ed in tempo reale, migliorare la qualità della vita e il livello dei servizi offerti ai cittadini, permettendo  alle amministrazioni una gestione sempre più efficiente e rispettosa dell’ambiente.

Le città intelligenti non sono un’idea che appartiene al futuro, ma sono ormai una realtà. Tra i vari servizi che una città smart deve offrire con un approccio innovativo c’è anche la raccolta e gestione dei rifiuti. 

GIS, intelligenza artificiale, georeferenziazione, IoT (Internet delle cose), sensoristica, nuove tecnologie digitali sono gli strumenti che consentono di approcciarsi  al problema della raccolta e gestione dei rifiuti in maniera più efficiente al fine di salvaguardare l’ambiente, migliorare la vita nelle città e ridurre i costi di gestione. 

Quali sono gli strumenti digitali che possono essere utilizzati nella raccolta e gestione dei rifiuti?

  • Georeferenziazione e localizzazione dei cassonetti

Per una gestione organizzata dei rifiuti bisogna partire dal percorso di raccolta che dev’essere ottimizzato attraverso la localizzazione georeferenziata precisa dei contenitori.

La collocazione dei singoli cassonetti viene fatta su mappe innovative che partendo dallo stradario di base comprendono dettagliatamente ogni strada e percorso, incluse quelle vie – considerate di proprietà privata e talvolta mancanti del numero civico – che non essendo facilmente individuabili spesso vengono dimenticate dagli operatori.

Attraverso la geolocalizzazione collegata al GIS gli operatori possono ottimizzare la gestione della raccolta tenendo sotto controllo tutti i cassonetti presenti sul territorio e lungo l’itinerario compiuto quotidianamente.  Con l’ausilio di altre tecnologie gli addetti alla raccolta hanno la possibilità, inoltre, di ricevere informazioni sui bidoni che necessitano di svuotamento, quelli che sono stati già svuotati e sul tempo impiegato per l’esecuzione di queste operazioni in modo da ridurre i tempi di raccolta ed i relativi costi evitando viaggi inutili.

  • Cassonetti e bidoni intelligenti

Cassonetti e bidoni smart che attraverso sensori sono capaci di misurare il proprio livello di riempimento, di rilevare la temperatura, riconoscere e segnalare casi di incendio, ribaltamento e vandalismo.

Bidoni che sono, altresì, in grado di identificare e trasmettere agli operatori della raccolta le azioni ed i tempi per il loro svuotamento.

Ed ancora cassonetti che attraverso app o tessera sanitaria consentono il riconoscimento del cittadino che sta conferendo il rifiuto nel cassonetto, così da regolarne l’apertura, tenere traccia del suo comportamento e fornire gli elementi utili per quei sistemi di pagamento che si basano sulla quantità di spazzatura prodotta dalla singola abitazione.

  • Tecnologia RFID 

La tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) è una tecnologia di riconoscimento univoco e automatico che può essere utilizzata anche nella raccolta dei rifiuti. 

L’RFID, consente di pianificare e tracciare, in maniera automatica, i contenitori dei rifiuti, attraverso la possibilità di apporre i cosiddetti tag sui diversi supporti (sacchetti, mastelli, bidoncini, bidoni e carrellabile in generale, con capacità variabile) associandoli ad un codice utente.

I dati raccolti, riferiti al singolo utente e trasmessi al sistema software del Comune o della società che gestisce il servizio, possono essere utilizzati come base per la determinazione della tassa sui rifiuti (Tari) basata sul numero effettivo dei ritiri. 

Tale tassazione oltre ad essere più equa invoglia anche i cittadini a differenziare meglio ed a produrre, così, meno spazzatura visto che il suo comportamento virtuoso avrà un immediato riscontro nella bolletta.

  • Tecnologia IoT e sensori ottici laser

I dispositivi IoT permettono di raccogliere una grande quantità di dati che possono essere elaborati con appositi software ed utilizzati per migliorare il processo di raccolta e gestione dei rifiuti. 

I cassonetti possono essere dotati, ad esempio, di sensori che monitorano continuamente e permettono di conoscere quando il contenitore è pieno, in tal modo gli addetti possono ottimizzare i percorsi ed i tempi di raccolta evitando di fermarsi laddove ci sono bidoni vuoti.

I camion compattatori potranno essere equipaggiati con sensori in grado di misurare il peso, il volume e la quantità di rifiuti e segnalare squilibri del carico che potrebbero sbilanciare il mezzo, nonché riconoscere il contenuto dei bidoni ed il loro proprietario in modo da segnalare e sanzionare eventuali irregolarità nella separazione dei rifiuti.  

Nei centri di trattamento dei rifiuti, bracci robotici sensorizzati, guidati da algoritmi di intelligenza artificiale, saranno in grado, ancora meglio di separare dettagliatamente i rifiuti, per esempio anche riconoscendo vari tipi di plastica, gomma o vetro, per consentirne un riutilizzo più efficace. 

Ed ancora, sistemi che prevedono l’utilizzo di sensori laser per rilevare in tempo reale le condizioni dei contenitori. I dati raccolti dal sensore vengono inviati al software che crea un’elaborazione 3D dello stato del cassonetto. Attraverso questo tipo di sensori, che misurano temperatura ed oscillazione, è possibile, quindi, prevenire eventuali situazioni di pericolo, come ad esempio incendi, oppure monitorare spostamenti o rovesciamenti anomali dei cassonetti.

Le potenzialità delle tecnologie nella raccolta e gestione dei rifiuti sono tante ed il loro uso, consente nell’immediato di raggiungere obiettivi importanti quali una gestione più efficiente da parte delle aziende addette alla raccolta dei rifiuti che si traduce anche in una riduzione dei costi per le pubbliche amministrazioni, per i cittadini e soprattutto per l’ambiente che non potrà che beneficiarne in termini di riduzioni di emissioni.

Sebbene il loro uso sia ancora piuttosto basso pare però che le evidenti potenzialità comincino a solleticare l’attenzione sia delle Pubbliche amministrazioni che delle aziende addette alla raccolta.  Si stima che entro il 2023  in tutto il mondo saranno installati circa 1,5 milioni di sensori per la gestione smart dei rifiuti, mentre nel 2018 erano quasi 379 mila sensori.

 

Linkografia 

IoT e raccolta intelligente dei rifiuti

Raccolta rifiuti e tecnologia: un binomio obbligato, soprattutto in futuro

Lettori Ottici vs. RFID: come migliorare la Tracciabilità dei Rifiuti

 

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