Come vivere in montagna, vantaggi della digitalizzazione

C’è un pubblico di persone sempre più crescente che sceglie di cambiare vita, di abbandonare le comodità che la città propone con garbo affascinante e decide di andare a vivere in montagna.

Le motivazioni sono tante e influenzate da una molteplicità di fattori.

Negli ultimi anni la tendenza, già esistente, ad adottare nuovi stili di vita per sottrarsi al  “caleidoscopio” cittadino è stata accelerata dalla pandemia da Covid e dal cambiamento climatico.

Il Covid ha spinto le persone a riflettere sulla qualità della propria vita spingendole verso luoghi più tranquilli, meno affollati, con una buona qualità dell’aria e tanti spazi a contatto diretto con la natura.

Anche il cambiamento climatico sta influenzando gli stili e le scelte di vita delle persone. A fronte dell’aumento delle temperatura in molti stanno pensando di andare a vivere in luoghi più freschi per sfuggire al calore, per ridurre il rischio di scarsità idrica, per la paura di eventi climatici estremi.

Ed ecco, quindi, aumentare negli ultimi tempi le richieste d’acquisto e di affitto di case in montagna e nelle aree rurali.

Per accogliere i nuovi abitanti le montagne si stanno attrezzando.

In molte aree montane per affrontare le sfide specifiche legate alla geografia e all’accessibilità è stata scelta la digitalizzazione.

Molte amministrazioni locali stanno implementando l’e-government e servizi online per migliorare l’accesso ai servizi pubblici, snellire le pratiche burocratiche e ridurre la necessità di spostamenti fisici.

Sono moltissimi i comuni montani che hanno cominciato a trasferire, ad esempio, i propri dati geografici all’interno della Piattaforma Nazionale Digitale Dati (PDND) mettendo a disposizione una serie d’informazioni per creare un ecosistema diretto ad incrementare l’efficienza dell’azione amministrativa, migliorare le infrastrutture, ridurre la richiesta di dati al cittadino e creare nuove opportunità di partecipazione e sviluppo.

La digitalizzazione, naturalmente, presuppone l’accesso a una buona connessione Internet.

In molte aree montane, le cosiddette aree bianche, ossia zone territoriali a bassa densità abitativa  in cui non sono presenti operatori privati interessati a realizzare connessioni a Banda Ultra Larga, lo Stato Italiano è intervenuto economicamente e sta portando, anche con attività di mapping e sopralluoghi tecnici molto avanzati, la fibra.

Le strade digitali abbattono le distanze fisiche e permettono nuove forme e modalità di lavoro.

Circa l’85% dei lavori nel prossimo futuro é destinato a cambiare e sarà influenzato da diverse tendenze, compresi l’avvento delle tecnologie emergenti, i cambiamenti demografici, le sfide ambientali e l’evoluzioni socio-economiche.

Grazie alla digitalizzazione nelle montagne sono state sperimentate nuove forme di residenzialità, come quelle degli smart workers. Questa modalità di lavoro da remoto, resa necessaria dalla Pandemia, oggi viene  adottata da molte aziende come modalità ordinaria della prestazione lavorativa e molti lavoratori hanno scelto come desktop del proprio computer la montagna.

Smart Workers Home è un’agenzia che aiuta a trovare offerte di lavoro in tutto il mondo da svolgere nella propria casa o in qualsiasi altro posto dove si decida di vivere.

Ciò che prima era impensabile adesso è facilmente praticabile.

Accanto ai nuovi lavori anche le attività ordinarie delle montagne, agricoltura, pastorizia, artigianato, turismo possono sfruttare la digitalizzazione e trovare nuova vitalità.

Esseri ciechi e far finta che non accadrà nulla non cambierà l’evolversi del mondo del lavoro e dell’abitare.

E’ necessario promuovere un cambiamento di mentalità, a partire dalle istituzioni, dalle comunità locali e dalle imprese.

Nessuna guerra o contrapposizione tra città, paese e montagna.

Ogni sistema sociale, stile di vita ha un suo corso che giunto al vertice si arresta ed entra in crisi.

I cambiamenti in corso impongono di creare un nuovo pensiero sul tema “si può vivere anche in montagna”. 

Bisogna educare le persone mostrando loro che mai come oggi ci sono innumerevoli vantaggi anche nello scegliere una vita al di fuori delle grandi città e che è possibile lavorare e vivere bene anche in aree più remote.

La decentralizzazione e diversificazione economica, nuovi e vecchi servizi e opportunità nelle aree di montagna sicuramente può stimolare lo sviluppo locale, migliorare e aumentare la resilienza economica riducendo la dipendenza continua dalle grandi città.

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