Giacarta e la geografia dei luoghi

Giacarta, la capitale dell’Indonesia, è una città unica e affascinante che sta affrontando una minaccia senza precedenti: la sua scomparsa imminente a causa dell’aumento del livello del mare.

Situata su un’area a bassa altitudine, 7 metri sul livello del mare, sulla costa nordoccidentale dell’isola di Giava, con una superficie di 661,52 km², attraversata da ben 13 fiumi, sta lentamente affondando, mentre il livello del mare continua a salire a causa dei cambiamenti climatici.

Secondo le previsioni degli scienziati, Giacarta potrebbe essere completamente sommersa entro il 2050.

La città di Giacarta sembra avere un destino segnato da distruzioni e ricostruzioni: fu fondata nel 1619 sul luogo distrutto di una precedente Jakarta (Fortezza gloriosa), nel 1699 divenne inabitabile a causa di un terremoto e rifiorì nuovamente nel 19° sec.

Oggi si ritrova a fronteggiare nuovamente la minaccia pesante della sua “scomparsa”.

Giacarta oltre ad essere tra le città più popolose al mondo, conta circa10 770 487 abitanti al 2019 (Fonte Wikipedia), è anche tra le città che presentano il più elevato tasso di traffico interno ed inquinamento.

Ma i problemi per Giacarta non finiscono qui.

Durante il periodo delle piogge, a causa dell’intasamento di fogne, tubazioni e canali di scarico, è spesso allagata. Questi eventi alluvionali sono stati acutizzati dalla riduzione della foresta pluviale in favore dell’avanzamento urbano.

I cambiamenti climatici non hanno fatto mancare il loro contributo facendo ulteriormente aggravare l’altro problema di cui soffre la città, ossia quello della subsidenza.

Per subsidenza s’intende il fenomeno dell’abbassamento del livello del suolo.

La subsidenza è un fenomeno naturale che, nel caso di Giacarta, è amplificato dall’estrazione massiccia di acqua dal suolo per far fronte alle necessità idriche della popolazione.

Questa estrazione sovrabbondante sta determinando una compattazione dei livelli argillosi che stringendosi riducono il loro spessore causando un abbassamento ed affondamento della città.

Dagli anni ’70 ad oggi il fenomeno della subsidenza è aumentato a dismisura e sembra inarrestabile. La città sprofonda di 1-15 cm all’anno.

E’ stato calcolato che la parte Nord della città si è abbassata di circa 2 metri e mezzo negli ultimi 10 anni.

Attualmente il 40-50% della città si trova sotto il livello del mare e secondo gli esperti, entro il 2050, potrebbe esserlo completamente.

Il governo indonesiano, consapevole della gravità della situazione, ha avviato un ambizioso piano di ricostruzione della città.

Nel 2019 il presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, aveva annunciato di voler spostare gli uffici delle istituzioni e della pubblica amministrazione in una nuova capitale fuori dall’isola di Giava in un’area più sicura sull’isola di Borneo, a est di Giacarta. 

La nuova capitale si chiamerà Nusantara e si trova a ben oltre 1200 km da Giava.

L’obiettivo è quello di creare una smart city resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici con infrastrutture moderne e sostenibili. 

La ricostruzione di una città è un’impresa monumentale che presenta sfide uniche non solo a livello economico, ma di nuova sostenibilità, sicurezza, resilienza dei territori e psicogeografia dei vecchi e nuovi cittadini.

Nel caso della nuova Giacarta è stato scelto come sito una delle foreste pluviali più antiche del mondo, già danneggiata dalla deforestazione per l’innesto di piantagioni.

La tendenza alla standardizzazione dei territori propone città identiche che svaniscono e perdono la loro diversità e resilienza, ma la geografia dei luoghi ci insegna quanto sia importante rispettarne, invece, le singole caratteristiche per proteggere gli ecosistemi e salvaguardarne la vulnerabilità per prevenire e ridurre il rischio di disastri.

Miami, New Orleans, Bangkok, Shanghai, Lagos sono solo alcuni esempi di città che potrebbero essere a rischio a causa dei cambiamenti climatici.

Le città sono vulnerabili ai fenomeni dei mutamenti del clima che metteno a rischio la stabilità delle infrastrutture, delle abitazioni e la stessa sicurezza delle persone.

I disastri ambientali degli ultimi anni ci dicono che si stanno definendo nuove geografie dei luoghi e che bisogna averne attenzione e cura per mitigare le conseguenze, proteggerli e salvare le comunità che vi abitano.

Linkografia 

La Psicogeografia tra riverbero e deriva | Geolander.it

Fare e disfare i luoghi: storie di displacement e placemaking | Geolander.it

Credits

Foto di Syahril Fadillah su Unsplash

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