Vendesi appartamento molto luminoso al primo piano di una palazzina di 3 piani. Zona centro città e vicina a tutti i servizi. Composta da grande cucina abitabile, 1 grande salone, 3 camere, 1 bagno, 2 ampi balconi.
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“AAA vendesi appartamento in smart district, altamente innovativo. L’ecosostenibilità è l’anima della casa: riscaldamento a pavimento e ventilazione meccanica, impianti con alti rendimenti affiancati da pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e vasca di accumulo dell’acqua piovana riutilizzabile per innaffiare i giardini. La domotica è il braccio destro dei padroni di casa: gestisce luci, tapparelle, riscaldamento, raffrescamento, carichi, musica, videosorveglianza ed antintrusione. Il videocitofono è la centrale operativa dell’abitazione interagisce da remoto con il tuo smartphone e puoi sapere in tempo reale chi sta citofonando a casa tua. Palestra, coworking, spazio bimbi e lavanderia completano la nostra offerta”.
Sostenibilità, tecnologia, socialità, qualità e rispetto per l’ambiente sono i nuovi bisogni a cui deve rispondere e soddisfare ogni contesto urbano.
La pandemia ha accelerato in maniera potente il cambiamento già in corso facendo apparire come urgente e non più rimandabile la realizzazione di un nuovo concetto dell’ abitare rapportato non soltanto alla singola abitazione, ma all’intero contesto in cui questa è ubicata.
“La pandemia ci sta spingendo a ripensare le nostre vite e, insieme a esse, le nostre città”, afferma Carlo Ratti, ingegnere, direttore del Mit Senseable City Lab a Boston, parlando di “progettazione di nuovi quartieri” ma anche di “riconversione dei distretti esistenti secondo direttrici più sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale”.
Le limitazioni, gli innumerevoli disagi patiti durante il lockdown hanno riabilitato i Borghi e, nel contempo, hanno messo in evidenza come sia necessaria una progettazione e riqualificazione dei luoghi che sia attenta al modo in cui questi devono essere vissuti, guardando alla rigenerazione dei singoli quartieri. Una città non soltanto più efficiente, ma anche più altruista ed attenta alle necessità sociali ed al benessere dei suoi abitanti: spazi pubblici più ampi, servizi di quartiere, edifici sostenibili, ecc.
Le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti che non ci sia più niente da fare. Se, invece, aguzzi l’ingegno senza darti per vinto, la soluzione arriva all’improvviso, da un luogo del tutto inaspettato … afferma Banana Yoshimoto.
Fino a qualche tempo fa la realizzazione di soluzioni smart nelle città erano limitate a poche vie, piazze o singoli edifici, adesso si sta assistendo alla programmazione e realizzazione in varie città a sperimentazioni smart che riguardano interi quartieri, i cosiddetti “smart district“.
UpTown Milano è il primo smart district italiano interamente carbon free, un ecosistema abitativo che comprende circa 420 appartamenti, su un totale di duemila residenze che saranno completate entro il 2026.
All’interno dello smart district non è previsto l’uso del metano, il riscaldamento delle abitazioni viene dal trattamento di quarta generazione dei rifiuti della centrale termica di Figino, il raffrescamento è, invece, prodotto dall’uso geotermico delle falde acquifere. La cucina utilizza l’energia elettrica per l’induzione. All’interno è garantita la ventilazione meccanica controllata per garantire il ricambio d’aria ed il sistema di umidificazione. Tutte queste attività sono gestite in domotica ed in autonomia per le singole abitazioni.
Una serie di servizi esclusivi per i residenti: piscina, palestra, area wellness, spazio gioco bimbi, una scalinata che si trasforma in una piccola arena per eventi, spettacoli e momenti conviviali tra i residenti, spazio co-working, una sala cinema a uso esclusivo.
Feel UpTown è uno smart district che ha adottato una serie di soluzioni per facilitare e rendere piacevole la vita dei residenti.
Milano4You, è un altro esempio di smart district in grado di offrire un nuovo modello e stile di vita in linea con le esigenze emergenti delle comunità che copre un’area di 300.000mq a Segrate, di cui 90.000mq tra residenza libera, commerciale e ricettivo.
Un’intera area che ospiterà residenze, uffici e negozi, spazi per attività sportive e culturali e un grande spazio dedicato al verde.
Uno smart district costruito su un’anima digitale e strutturato da una progettazione innovativa, pensato per offrire ai suoi abitanti servizi ritagliati su misura, emissione zero di C02 degli edifici e raggiungimento dell’autosufficienza energetica.
La pandemia ha stravolto le nostre vite ed anche grazie allo smart working tante persone hanno lasciato la città per trasferirsi in località periferiche più verdi o nei Borghi e riappropriarsi di quella particolare “qualità” della vita che la città ad un certo punto non è stata in grado di soddisfare e che il Covid 19 ha esasperato.
Ed allora succede che le città intuiscono che bisogna riqualificarsi e decidono di prendere esempio dai Borghi riportando il sistema di comunità ed attenzione alla persone, che caratterizza le piccole realtà, all’interno dei singoli quartieri.
Ma succede anche che sempre di più i Borghi riprodurranno l’efficienza di alcuni aspetti positivi della città, mutuare, ad esempio, la riqualificazione non solo con una visione bucolica e romantica dei luoghi, ma innovando servizi e utilizzando le nuove tecnologie per rigenerare il territorio e migliorare la vita dei cittadini residenti.
Le città imiteranno alcuni asset dei borghi e i borghi imiteranno alcune innovazioni che arrivano dalle città e dai suoi smart district.
Linkografia
Smart City Platform: il futuro sostenibile delle città
Milano 4You The smart district
Perchè Matera diventa la prima Smart City in Italia?
Smart City e Smart Land: definizione, caratteristiche e differenze