Il libro La moglie di Darwin, L’arte di prendere decisioni lungimiranti, scritto da Steven Johnson, pubblicato dalla casa editrice Il Margine, esaminando le decisioni complesse prese da singoli personaggi importanti o da gruppi nel corso della storia ci mostra come la capacità di prendere decisioni lungimiranti comporta una serie di azioni e valutazioni che se accuratamente impostate possono cambiare la direzione degli eventi, non soltanto storici, ma anche della vita personale di ognuno di noi.
Steven, nell’illustrare i mezzi che abbiamo a disposizione per prendere buone decisioni, tra le altre cose interessanti, riporta l’esempio della “teoria” apparentemente un pò macabra “pre-mortem” di Gary Klein, psicologo ricercatore americano.
Klein, nello studiare i processi che portano una persona a prendere delle decisioni, propone di fare un esercizio che chiama pre-mortem ossia una variante al procedimento medico del post-mortem o più semplicemente dell’autopsia. Quando si esegue un’autopsia il soggetto è, ovviamente, morto e al medico legale viene chiesto d’indagare sulle cause. Nel procedimento pre-mortem, invece, il soggetto non è ancora deceduto ed il medico viene invitato ad immaginare che la persona morirà e ad individuare le possibili cause che determinano quella futura morte.
Con questo esercizio Klein ha voluto dimostrare che le persone messe di fronte ad un evento futuro e potenziale – ma immaginato come se realmente accadrà – hanno dato spiegazioni più elaborate ed intelligenti rispetto a quelle fornite dai soggetti a cui era stato chiesto, invece, di spiegare le cause di un evento già verificatosi.
Ciò vuol dire che se nel prendere una decisione ci costringiamo ad immaginare eventi futuri che si realizzeranno riusciamo a prendere, probabilmente, decisioni più lungimiranti perché ci focalizziamo, prioritariamente, su tutti quegli elementi critici che potrebbero portare all’eventuale insuccesso della nostra decisione (morte della persona) che potremmo, quindi, con largo anticipo correggere e superare, senza farci condizionare e fuorviare dalle nostre abitudini cognitive che ci costringono ad adottare soluzioni che abbiamo già sperimentato nel nostro percorso di vita.
La teoria del post-mortem di Klein come si comporterebbe di fronte alle prospettive offerte dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per risolvere il problema dello spopolamento dei Borghi?
Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, alla conferenza stampa, del 20 dicembre 2021, di presentazione dell’avviso pubblico per l’accesso alle risorse del Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR, ha dichiarato: “Stiamo gestendo una grande operazione di valenza culturale e sociale. Si è parlato per molti anni nel nostro Paese di recupero delle aree interne e dei borghi, ma non ci sono stati grandi interventi finalizzati a concretizzare questo obiettivo. Le nuove condizioni tecnologiche consentono di far diventare dei luoghi di lavoro reali delle realtà che fino a pochi anni fa non potevano attrarre né persone, né occupazione. Il Piano Nazionale Borghi va in questa direzione con risorse molto importanti, pari a 1 miliardo di euro, per vincere la sfida del ripopolamento”.
L’intervento per l’attrattività dei borghi storici, previsto dal PNRR, si articola in due distinte linee di azione:
- La prima finalizzata al rilancio economico e sociale dei borghi a rischio spopolamento (sono destinati 420 milioni di euro) sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
- La seconda linea d’azione mira alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici.
Nel dettaglio 380 milioni andranno a sostenere le proposte presentate dai Comuni in ambito culturale, dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente o turismo, mentre 200 milioni di euro verranno indirizzati quale regime di aiuto a micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi e che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali.
Il 40% delle risorse complessive sarà destinato alle 8 regioni del Mezzogiorno e gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026.
E’ del 15 dicembre, poi, la notizia che è stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce il “Fondo di sostegno ai comuni marginali”per gli anni 2021-2023, con l’elenco dei Comuni beneficiari.
In totale sono 180 milioni di euro assegnati a 1.187 comuni, il 95% va al Sud, selezionati per le loro condizioni particolarmente svantaggiate, in quanto a forte rischio di spopolamento, con un Indice di vulnerabilità sociale e materiale elevato e con un basso livello di redditi della popolazione residente.
Le risorse potranno essere utilizzate per tre categorie di interventi nei territori soggetti a spopolamento per:
- adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali;
- concessione di contributi per l’avvio di attività commerciali, artigianali e agricole;
- concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne, come concorso per le spese di acquisto e ristrutturazione dell’immobile (massimo 5.000 euro a beneficiario).
Applicando l’esercizio post-mortem di Klein gli amministratori locali dovrebbero immaginare i loro borghi già completamente disabitati e, quindi, discutere criticamente, ma questa volta in maniera lungimirante, su come utilizzare nel concreto ed in maniera proficua anche per il futuro queste importanti risorse – che probabilmente negli anni avvenire non saranno più stanziate – per salvare la vita dei paesi, senza perdere l’ennesima occasione.
Linkografia
La moglie di Darwin. L’arte di prendere decisioni lungimiranti
PNRR, Franceschini: il Piano Nazionale Borghi per vincere la sfida del ripopolamento
Assegnato il Fondo per i comuni marginali, il 95% va al Sud
La rinascita dei Borghi attraverso la rigenerazione culturale e urbana
https://geolander.it/smart-city-smart-land-definizione-caratteristiche-differenze/